ROCCANDAGIA

Più che sulla montagna principale si scala sui suoi contrafforti, la piccola roccandagia e le placche di san Viano.

Quest’ultima parete prende il nome da un eremita, Viano o Viviano, che costruì un eremo arroccato a metà parete e si narra campasse di cavoli che crescono spontanei in questa zona.

 

Accesso:

Dal paese di Vagli si sale per campo catino, suggestiva radura, e da qui a piedi alle pareti.

Per la piccola roccandagia, si oltrepassa un ripetitore e da qui sulla destra con sentiero per venti minuti.

Per San Viano, si continua come per l’eremo, e quando la strada sterrata spiana, si nota sulla sinistra una staccionata di legno, si scavalca questa scendendo nel bosco ripido fino sul bordo della parete.

Arrivati al precipizio, prima da un albero e poi con catene in parete ci si cala fino alla base.

Stile di arrampicata e periodo:

La roccia è sempre molto compatta e l’arrampicata risulta ovunque molto tecnica.

Come per tutte le Apuane è meglio evitare le calde giornate estive. D’inverno neve permettendo le temperature a sud consentono ugualmente l’arrampicata.

Gli itinerari:

PICCOLA ROCCANDAGIA

da sinistra a destra:

 

Via col vento

C. Malerba e c.

II S2 6 a+ / A1 dislivello 120m

Attacca in fondo allo scudo della piccola Roccandagia

I primi due tiri sono molto tecnici, poi supera con altri due tiri un enorme pancia di roccia in artificiale.

Si ricongiunge allo spigolo e si può continuare per esso.

Calate sulla via corde da 60m.

     
 

Estasi

B. Barsuglia e M. Colò 1999

II S2 6b+ obbligatorio 6 a+ dislivello 300m

Le prime lunghezze corrono a destra di via col vento, quindi traversa a sinistra sotto la pancia e va prendere un diedro che conduce dopo vari risalti in cresta sullo spigolo classico.

Molto belli i primi tre tiri, poi cambia stile e roccia perdendo di fascino.

Discesa. Io sono sceso in doppia, ma non è molto semplice. In alternativa si scende a piedi per versante sud-est su terreno infido.

( DISEGNI ORIGINALI DI BRUNO BARSUGLIA )

     
  Ruota della

fortuna

Riporto di seguito la relazione originale degli apritori. ( via non verificata )

 

   
   

   

 

 

 

SAN VIANO

 
 

Sussi e biribissi

A. Loprieno, F. Nerli 1990

III S3 7b+ obbligatorio 6b+ dislivello130m

È la via più a sinistra della parete (al momento), e sale da subito sostenuta per placche molto tecniche con micro appigli.

Supera poi uno strapiombo, azzerabile in parte, ma con chiodatura deteriorata a causa dell’acqua che cola proprio sulla linea degli spit.

Termina nuovamente con placche tecniche.

Via molto bella che meriterebbe un ritocco.

     
 

Nove sole vecchi pacchi

A. Loprieno, A. Cecchi 1992.

II S3 6c obbligatorio 6 a+ dislivello 120m

Tre tiri su roccia stupenda, la via giusta per iniziare con questa parete.

     
 

Carpe diem

S. Funck, F. Ravera, 1992

III S3 6b+ obbligatorio 6 a dislivello 120m.

Una bella combinazione tra classico e moderno.

La via non particolarmente difficile, è chiodata in maniera piuttosto lunga, quindi dei friends medi e piccoli possono tornare utili.

Precisione e calma la fanno da padroni.

     
 

Cotelli

Mono tiro

 

Cave canem

Mono tiro

Altre possibilità:

La Nord della piccola roccandagia, presenta delle vie molto belle, di medio impegno.

 

 

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Guida alpina STEFANO NESTI  
tel. 349-3574125