GARNERONE - GRONDILICE

 

Aerea e superba la lunga dorsale che collega la foce di giovo al monte Grondilice, dividendo la vale di Vinca da quella di Orto di donna, prende il nome di "Cresta Garnerone".

Da nord a sud la cresta è costituita da varie vette e guglie rocciose quali: i denti del giovo, le due guglie di vinca, il gobbo, e le tre punte del monte garnerone; nord, centrale e sud, ed infine dopo l'ultimo tratto costante la vetta del monte grondilice.

Accesso agli itinerari:

Anche se è possibile accedere a queste vette dalla valle di Vinca, è decisamente più comodo il versante di orto di donna.

Parcheggiata l'auto nei pressi del rifugio Donegani si sale in direzione passo giovo, piuttosto che per cava 27 a seconda della meta da raggiungere.

Discese:

Dal monte grondilice si segue l'unico sentiero che porta con modeste difficoltà, ma alcune insidie, alla cava 27, ( 30 minuti ) e da qui seguendo la strada di cava si ritorna in 30 minuti all'auto.

Stile di arrampicata.

Gli itinerari sono percorsi classici, percorribili a seconda dei gusti in quasi tutti i periodi dell'anno. Va da se che l'estate è terribilmente calda per affrontare la lunga cresta assolata, e d'inverno sono richieste ottime capacità nell'uso di piccozza e ramponi.

 

 

CRESTA GARNERONE

Probabile prima integrale F. Maraini, B. Seeber, N. Arnaldi il 2 ottobre 1931

passaggi discontinui di II e III grado.

L'itinerario alpinistico prende inizio da foce a giovo, e affrontando una dopo l'altra tutte le guglie con interminabile sali e scendi arriva in vetta al monte grondilice.

Molte vette sono aggirabili, ma trovo che il bello di questo percorso sia proprio il cimentarsi con tutti gli ostacoli che si presentano di volta in volta all'alpinista. Per scendere dalle varie guglie sono quasi sempre presenti delle soste che permettono di calarsi, anche se è quasi sempre possibile una discesa a "piedi" con passaggi di arrampicata più pericolosi che non difficili.

Sul percorso sono presenti pochissimi chiodi, ed è fondamentale conoscere bene le tecniche della progressione in conserva su cresta e l'uso di protezioni veloci.        Il tempo di percorrenza dell' integrale è mediamente di 6 ore abbondanti per la parte alpinistica.

La roccia è a tratti molto buona, ma per lo più rotta e richiede attenzione e fiuto per intuire i giusti punti deboli dal punto di vista delle difficoltà, unitamente alla sicurezza e solidità del percorso.

Itinerario di grandissima soddisfazione, vario ed impegnativo più per la lunghezza che non per le difficoltà.

   
   

 

 

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Guida alpina STEFANO NESTI  
tel. 349-3574125