GABELLACCIA

Si tratta di una bella parete a forma di volta già visibile da sopra Carrara, e da qui per lo più sono saliti gli arrampicatori a cimentarsi su essa.

Il nome della località prende sicuramente il nome dal fatto che in questo luogo si trovava la dogana, ancora visibili i ruderi, tra il ducato degli Estensi e il Gran ducato di Toscana, e qui si pagava la gabella, una tassa di passaggio per le merci.

Come per Candalla, anche in questo caso la parete ha avuto uno sviluppo quasi esclusivamente su mono tiri, tuttavia una bella linea di quattro lunghezze ha segnato la parte destra della parete già diversi anni or sono.

Accesso:

salendo verso campo cecina dopo il bivio di Fosdinovo su giunge dopo diverse curve in salita ad una spianata su di un colle. Parcheggiare dove si trova posto e scendere dove ci sono i ruderi fin sotto la parete col sentiero n. 46. 10 minuti in discesa.

Stile di arrampicata e periodo:

lo stile è per lo più atletico, e il periodo migliore è la mezza stagione, possibile anche in estate nelle giornate fresche o la mattina.

Gli itinerari:

  Sotto i cieli di piombo U. Firenze e C.

II S1 6b+ obbligatorio 6 a. dislivello 110m

Dopo un primo tiro molto atletico, che a freddo si fa sentire, la via torna con la chiodatura originale e supera il resto della parete con arrampicata uniforme e continua.

Molti tratti sono predisposti per l’azzero.

La chiodatura a spit sente un po’ il segno del tempo, ma ancora sicura. Si prevede una richiodatura.

Terminata la via si sale per pochi minuti nel bosco fino alla strada.

Altre possibilità:

la zona è molto ricca di roccia e quindi di altre possibilità arrampicatorie.Oltre ai molti monotiri alla base della parete, subito sopra a dove si parcheggia c’è una "grotta" con varie linee.Poi abbiamo la falesia della casetta, ideale per le medie basse difficoltà ed il boulder, dove nella spaccatura che ha si riesca a scalare sia in traverso che su linee verticali volendo anche assicurati dall’alto.Infine una visita doverosa al pilastro Mesner, che si trova sulla strada del rientro dopo circa un chilometro, ben visibile sulla destra praticamente sulla strada.Si dice che quella bellissima fessura (che ho di recente ripulito) già chiodata, sia stata liberata dal famoso alpinista in occasione di una visita che gli fu fatta fare da locali dopo una conferenza tenuta in versilia.Anche se la via è chiodata (molto datata) è interessante proteggersela a dadi e friends.

A destra di questa fessura ci sono ancora parecchie vie moderne a spit.

 

 

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Guida alpina STEFANO NESTI  
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