FREDDONE

 

Anche se la sua altezza non è molto alta 1487 msl è comunque una montagna con il proprio carattere, nonchè punto panoramico interessante vista lasua posizione cntrale.

Accesso agli itinerari:

I principali accessi sono essenzialmente 2.

In entrambi i casi bisogna raggiungere l'antico abitato di Campanicia, situato sotto la parete sud della montgna.  Questa località si può raggiungere nel primo caso, seguendo il sentiero 129 che parte dal ponte merletti, sulla sinistra poco prima della galleria del cipollaio ( versante interno ).  circa 30 minuti. Nel secondo, che risulterà più comodo per il rientro, si lascia l'auto presso focimboli alla strada del corchia dopo il passo croce. Da qui in discesa seguire lo stesso sentiero 129. 20 minuti circa. Dall'abitato ci campanicia, circa dietro la chiesa, si sale direttamente in direzione degli itinerari arrangiandosi un po' nel bosco e tra i detriti.

Discese:

Dalla vetta della montagna, in direzione sud est, per tracce si scende fino a fociomboli e da qui per il 129 a campanicia ed oltre nel caso si sia lasciatal'auto a ponte merletti.

Stile di arrampicata.

Gli itinerari sono percorsi classici , il primo per cresta aerea, ed il secondo su un orripilante parete di erba e sfasciumi.

RELAZIONI:

cresta ovest

A. Frisone ed E. Stagno nel 1923

passaggi discontinui di II e III grado. Dislivello da campanice circa 400m

L'itinerario alpinistico prende inizio da foce Tetra, e sale direttamente per cresta fino alla vetta. La roccia è sempre mediamente buona.  Bella gita divertente, panoramica e non particolarmente impegnativa. Credo che originariamente dalla foce si effettuasse la salita a destra della cresta, mentre trovo che sia molto più bella ed interessante tenere rigorosamente lo spigolo sfruttando la bella fessura incastro poco più difficile.

   
parete sud ovest E. Montgna, N. Campora, S. Massa nel 1959.

Dalla relazione originale: passaggi discontinui di III e IV grado per un dislivello di 200m.

L'itinerario attacca dal catino verticale di sinistra guardandolo da sud, e si mantiene circa al centro evitando le evidenti difficoltà.

Più che arrampicata definirei questo itinerario una salita su erba verticale e sassi affioranti. Capire dove siano passati i primi salitori non è ben chiaro neanche con la relazione originale, ne tanto meno gradare e valutare le difficoltà. Le possibilità di protezione sono scarse, e spesso l'unico modo di progredire è tirare le ciocche di erba.

A mio avviso è una salita per niente interessante e pericolosa, che mi sento di sconsigliare.

 

 

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Guida alpina STEFANO NESTI  
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